La Mindfulness psicosomatica deriva dal presupposto che se le emozioni non vengono scaricate all’esterno con l’attività fisica o un’idonea azione mentale, finiranno per agire sugli organi interni alterandone le funzioni.
Infatti esiste uno stretto collegamento tra mente e corpo, e quando non si è in grado di gestire o esprimere le proprie emozioni in modo appropriato, si attiva un effetto psicosomatico.
Nel momento in cui viene a mancare la capacità di far fronte a uno o più eventi, le conseguenze ci influenzano a livello psicologico, fisico ed energetico, creando un cosiddetto blocco psicosomatico.
Mindfulness significa “pienezza della mente”, nel senso di consapevolezza, attenzione o piena consapevolezza mentale.
La Mindfulness psicosomatica è una tecnica meditativa per imparare a prestare attenzione al proprio vissuto, in modo intenzionale e non giudicante, al fine di risolvere (o prevenire) situazioni di disagio interiore.
Imparare ad avere la padronanza dei propri contenuti mentali e delle modalità abituali di pensiero permette maggiori possibilità di esplorazione, espressione e, se necessario, cambiamento di tali contenuti.
In altri termini, è importante cambiare la relazione con i propri schemi di pensiero che a volte si sono sviluppati inconsapevolmente, per rispondere in modi nuovi ed efficaci alle sfide della vita: la gran parte delle nostre sofferenze dipende infatti dall’identificazione con i propri pensieri (“io sono i miei pensieri”, “i pensieri sono fatti”), mentre il primo passo verso il benessere avviene grazie a un allontanamento cognitivo dalle esperienze che si impongono nel campo di coscienza (“io ho dei pensieri”, “i pensieri sono ipotesi”).
La Mindfulness si basa su tre principi fondamentali:
- curiosità: desiderare di conoscersi attraverso l’esplorazione di sé e l’eventuale messa in discussione delle proprie abitudini mentali;
- non giudizio: osservare sensazioni, percezioni, emozioni, pensieri in modo neutro e senza catalogare l’esperienza secondo gli stili abituali di pensiero;
- accoglimento: non rifiutare l’esperienza e restare il più possibile in uno stato di “non aspettativa” di ciò che accade, sia questo piacevole o spiacevole.
La pratica della Mindfulness psicosomatica è molto valida in caso di mal di testa, insonnia, difficoltà di gestione dello stress o dell’ansia, disturbi digestivi, tensioni muscolari ed emotive e permette una diminuzione dei segni di invecchiamento a livello cerebrale e cellulare, migliorando il decorso di alcune patologie invalidanti.
Già dal primo incontro si può sperimentare un aumento di stabilità interiore e di felicità.
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